Perché quest’anno il miele costa tanto?

Non è una novità e molti consumatori se ne sono già accorti: perché quest’anno il miele, soprattutto d’Acacia, costa tanto?

La causa è riconducibile al freddo e alle piogge che hanno colpito l’intera Provincia e, ancor più in grande, l’intero nord-ovest, danneggiando le coltivazioni e la fioritura delle piante, in particolare della Robinia (Acacia).
Un maltempo che ha gravato pesantemente sui germogli di questa pianta e, quei pochi che sono riusciti a sopravvivere, erano privi del nettare di cui si nutrono le api.

Il risultato?

La produzione di miele di Acacia è crollata del 90% ed i prezzi, ovviamente, sono lievitati.

Attenzione!

Il prezzo del miele di Acacia, però, non dipende solo dal meteo avverso e dalla scarsa produzione (che è sempre molto inferiore, rispetto ad altri tipi di mieli del biellese).
Il motivo maggiormente influente è il lavoro e l’impegno che ci vuole per produrlo .

Sei curioso di sapere perché?

Devi considerare che un apicoltore professionista inizia ben 40 giorni prima della fioritura della Robinia, a lavorare sulle proprie api.
Ogni 2 giorni è necessario fornire il nutrimento alle api, in modo che la Regina deponga le uova (altri 40 giorni) da cui nasceranno le future api bottinatrici che andranno ad impollinare i fiori di Acacia.
Ah, se state pensando che ogni 2 giorni sia poco tempo… moltiplicatelo per 200 arnie distribuite in tutta la Valsessera! 😉

Ma non è finita qui!

A inizio Aprile, ancor prima che la Robinia fiorisca, le api iniziano a sciamare e noi apicoltori abbiamo l’obbligo di limitare questa pratica, indipendentemente dal tempo (pioggia, tempesta, freddo, caldo…) e dalla stanchezza, ogni 5/6 giorni (sempre moltiplicato per 200!) per evitare che gli sciami si indeboliscano.

A questo punto, arriva Maggio… bramiamo la fioritura come il cane con l’osso e facciamo i balli del sole (e anche alla luna piena) perché il tempo ci sia amico. Le api svolgono il loro lavoro e il nettare compare finalmente sui melari.

Si smiela!

Un lavoretto interessante, meticoloso e mica da ridere. Certo, perché in un’apposita stanza adibita alla smielatura, ci dovrà essere la giusta percentuale di umidità (grazie a un deumidificatore in funzione). Non di più, non di meno… altrimenti si rischia la fermentazione nei vasetti.

E mentre si fa tutto questo… siamo a Giugno e si inizia con il miele di castagno!

Hai visto quanta fatica per portare un vasetto sulla tua tavola? Sei ancora convinto che il miele costi troppo? 🙂

Noi, comunque, lo facciamo volentieri per te, per le nostre api e per la grande passione che ci contraddistingue!



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *