Cosa fanno le api in inverno?

cosa fanno le api in inverno?

Con il freddo alle porte, la domanda sorge spontanea: cosa fanno le api in inverno?

Siamo ancora in autunno, il meteo favorisce ancora qualche bella giornata all’aperto ma ben presto l’inverno e il freddo faranno capolino.
Noi ci copriremo pesantemente, accenderemo stufe e riscaldamento ma le nostre amiche api, che faranno?

Le api, in inverno, attendono pazientemente la primavera prossima, quando potranno uscire dalle loro case (arnie) per svolazzare liberamente, alla ricerca del nettare.

Durante la stagione fredda, quindi, sopravvivono grazie alle scorte di cibo (miele) che si sono procurate e si tengono calde, stando molto vicine tra loro.
Le api, infatti, stanno in gruppo omogeneo e stretto, insieme alla regina, formando il “glomere” e occupando solo una piccola parte centrale dell’arnia, dove riescono a mantenere una temperatura di almeno una ventina di gradi.

La regina in questo periodo depone poche uova, se non addirittura nessuna nei giorni più freddi.
I maschi sono praticamente assenti, mangerebbero a sbafo nell’alveare, quindi le api operaie li estromettono. Insomma, torneranno a essere utili sono con la bella stagione 😉

E cosa succede se non hanno il cibo?

Tranquilli, non moriranno di fame!
Il nostro lavoro è proprio quello di monitorare la sopravvivenza delle nostre apine, fornendo loro il sostentamento necessario qualora le scorte non fossero sufficienti.
Le api, in assenza di miele, mangiano… lo zucchero!
Ebbene si, sono delle gran golosone e come il miele è una grande sostituto dello zucchero, viceversa quest’ultimo fornisce loro l’alimentazione mancante.

Il lavoro dell’apicoltore è quasi una missione, la loro vita dipende molto da noi poiché, purtroppo, in natura, non riuscirebbero più a sopravvivere. Ecco perché promuoviamo azioni come Adotta un’arnia e cerchiamo di comunicare a tutti i nostri clienti, lettori, amici e conoscenti, l’importanza di questo mondo, così speciale.

In conclusione, allora, cosa fanno le api in inverno?
Aspettano il caldo e la bella stagione. Un po’ come noi, no? 😉

Zucchero raffinato o zucchero di canna?

zucchero raffinato o zucchero di canna

Zucchero raffinato o zucchero di canna per la nutrizione delle nostre api?

Entrambi sono composti da saccarosio, lo zucchero bianco (o raffinato) è derivato dalla Barbabietola (Beta Vulgaris var. saccarifera) mentre lo zucchero di canna da una pianta tropicale, la canna da zucchero (Saccharum Officinarum).

Come si produce lo zucchero bianco?

Lo zucchero bianco è ottenuto da un lungo e complesso processo che utilizza reagenti chimici (calce, resine, ammoniaca, acidi…), per potergli donare il tipico colore bianco. Il prodotto è quindi una sostanza innaturale , completamente rielaborato, che nulla ha a che fare con il succo zuccherino ottenuto dalla barbabietola.

Come si ottiene lo zucchero di canna?

Lo zucchero di canna è quello che comunemente viene definito grezzo, si ottiene dalla concentrazione del succo ottenuto dalla macinatura delle canne, mediante l’utilizzo delle alte temperature. Nonostante sia un prodotto considerato “più salutare” dello zucchero bianco, è considerato comunque uno zucchero raffinato. Può contenere, inoltre, residui di melassa.

Allora, qual è lo zucchero migliore per nutrire le nostre api?

Secondo diversi studi scientifici (es. “Honey Bee Nutrition and supplemental Feeding” e “Considerations in selecting sugars for feeding to honey bees” di Barker, R.J – U.S. Dep. of Agricolture in Arizona) è stato evidenziato che, ai fini apistici, i due tipi di zucchero sono nutrizionalmente equivalenti.

E’ quindi a discrezione dell’apicoltore, scegliere il nutrimento adatto per le proprie famiglie di api, ricordandosi sempre di fornire anche il giusto, e indispensabile, apporto idrico per non creare problemi nell’operatività delle nostre piccole amiche.

Hai raggiunto questo post per puro caso e vuoi scoprire chi sono e di cosa mi occupo? 🙂
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